Past Week
+ 10
Val Zemola (Route 2023-04-22 4:19pm)
Hiking Trail
Hard
15.24 km
1,269 m
Casera Mela - Rif. Cava Buscada - Rif. Maniago
L'escursione di oggi parte dall'ampio parcheggio di Casera Mela (a pagamento, 3€/giorno) da dove ci incamminiamo da subito sul Cai 374 (strada forestale), che sale con lieve e sempre graduale guadagno altimetrico.
Dopo circa 1km lasciamo il 374 a favore della forestale che sale a sx in concomitanza di Casera Ferrera (1255m), e continuiamo a salire sempre su ampissima traccia, in bell'ambiente boschivo.
Dopo circa 1 oretta incrociamo il Cai381, strada forestale (privata), che dirige verso il Rif. Cava Buscada (1760m), che raggiungeremo dopo circa 30', attraversando una breve e fresca galleria
Acclimatati al Buscada, dove i gentili gestori ci hanno offerto un brindisi per l'apertura annuale del rifugio, ripartiamo a ritroso sul 381, fino ad agganciare a un certo punto, sulla sinistra, la traccia che sale a nord, su abile mulattiera, sempre in gradevole pendenza, ma mai faticosa.
Arriviamo a una bella casera privata (ma affittabile) Casera Bedin (di sopra), piccola sosta e ripartiamo alla volta del Maniago.
Al km 8, in un traverso sotto cresta, sotto a Bedin, abbiamo avuto difficoltà notevoli a passare un tratto di circa 300m di neve accumulata, il tratto ad oggi tardo aprile, è da affrontare con ciaspole, pena il continuo sprofondare e l'avanzata si fa molto complicata, ci abbiamo messo mezz'ora per fare poche centinaia di metri.
Passata la zona critica, abbiamo proseguito con facilità su bella traccia in continuo saliscendi, incrociando diverse fonti d'acqua fresca, fino al rifugio Maniago (1730m)
Da qui l'idea era quella di ampliare l'anello e prendere il Cai908 fino a casera Galvana, ma dopo consulto con i proprietari del rifugio che ci hanno fortemente sconsigliato la traversata a causa della neve accumulata, abbiamo deciso di scendere per la più breve e classica via che segue il Cai374 ( parte dell'Altavia6), che perde dislivello molto velocemente, e ci porta in valle in neanche mezz'ora.
Giunti in fondo alla valle, seguiamo il Zemola, dove sono state eseguite delle grandi opere di sistemazione dell'alveo del fiume.
Ci si sposta a valle velocemente, sempre sul 374, fino ad agganciare sulla destra traccia che rientra nel faggeto, e riprende qualche metro di dislivello, accompagnandoci agilmente al punto di partenza.
Piccola sosta a Casera Mela prima di ripartire assaggiando qualche grappa locale, gestori simpatici e bel panorama.
L'escursione in sé è semplice, priva di esposizione o tratti tecnici, raccomando però la dovuta attenzione, almeno in questo periodo, nel tratto dopo casera Bedin, in quanto se affrontato con leggerezza risulta molto ostico da gestire.
Un anello di grande soddisfazione, con bellissime viste sul Duranno e tutto il suo anfiteatro fin dai primi passi, e poi sul Borgà, Palazza, Zita ma anche sul Col Nudo.
Copertura telefonica 30%.
Altitudini automatiche non attendibili.
Dislivello effettivo circa 900m.
L'escursione di oggi parte dall'ampio parcheggio di Casera Mela (a pagamento, 3€/giorno) da dove ci incamminiamo da subito sul Cai 374 (strada forestale), che sale con lieve e sempre graduale guadagno altimetrico.
Dopo circa 1km lasciamo il 374 a favore della forestale che sale a sx in concomitanza di Casera Ferrera (1255m), e continuiamo a salire sempre su ampissima traccia, in bell'ambiente boschivo.
Dopo circa 1 oretta incrociamo il Cai381, strada forestale (privata), che dirige verso il Rif. Cava Buscada (1760m), che raggiungeremo dopo circa 30', attraversando una breve e fresca galleria
Acclimatati al Buscada, dove i gentili gestori ci hanno offerto un brindisi per l'apertura annuale del rifugio, ripartiamo a ritroso sul 381, fino ad agganciare a un certo punto, sulla sinistra, la traccia che sale a nord, su abile mulattiera, sempre in gradevole pendenza, ma mai faticosa.
Arriviamo a una bella casera privata (ma affittabile) Casera Bedin (di sopra), piccola sosta e ripartiamo alla volta del Maniago.
Al km 8, in un traverso sotto cresta, sotto a Bedin, abbiamo avuto difficoltà notevoli a passare un tratto di circa 300m di neve accumulata, il tratto ad oggi tardo aprile, è da affrontare con ciaspole, pena il continuo sprofondare e l'avanzata si fa molto complicata, ci abbiamo messo mezz'ora per fare poche centinaia di metri.
Passata la zona critica, abbiamo proseguito con facilità su bella traccia in continuo saliscendi, incrociando diverse fonti d'acqua fresca, fino al rifugio Maniago (1730m)
Da qui l'idea era quella di ampliare l'anello e prendere il Cai908 fino a casera Galvana, ma dopo consulto con i proprietari del rifugio che ci hanno fortemente sconsigliato la traversata a causa della neve accumulata, abbiamo deciso di scendere per la più breve e classica via che segue il Cai374 ( parte dell'Altavia6), che perde dislivello molto velocemente, e ci porta in valle in neanche mezz'ora.
Giunti in fondo alla valle, seguiamo il Zemola, dove sono state eseguite delle grandi opere di sistemazione dell'alveo del fiume.
Ci si sposta a valle velocemente, sempre sul 374, fino ad agganciare sulla destra traccia che rientra nel faggeto, e riprende qualche metro di dislivello, accompagnandoci agilmente al punto di partenza.
Piccola sosta a Casera Mela prima di ripartire assaggiando qualche grappa locale, gestori simpatici e bel panorama.
L'escursione in sé è semplice, priva di esposizione o tratti tecnici, raccomando però la dovuta attenzione, almeno in questo periodo, nel tratto dopo casera Bedin, in quanto se affrontato con leggerezza risulta molto ostico da gestire.
Un anello di grande soddisfazione, con bellissime viste sul Duranno e tutto il suo anfiteatro fin dai primi passi, e poi sul Borgà, Palazza, Zita ma anche sul Col Nudo.
Copertura telefonica 30%.
Altitudini automatiche non attendibili.
Dislivello effettivo circa 900m.