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Colori d’autunno, la Langa si spoglia, senza perdere il suo fascino, nemmeno il cielo grigio di questa mattina  ha attenuato la bellezza delle valli e delle colline che ho attraversato, sempre in cerca di nuove Grandi Panchine. Le foglie dei vigneti ormai spogli dei grappoli, che si colorano di tante sfumature, dal giallo intenso all’arancione, dal rosso scuro al marrone, altre ancora verdi ma pronte a cadere. La terra chiara, quasi bianca che da uve fragranti, che da vino, l’oro di queste terre. Vigneti antichi, vigneti nuovi a perdita d’occhio, mischiati ai noccioleti, pochi prati, quasi nessun bosco. Quello che mi ha sempre meravigliato delle vigne della Langa e dell’Alta Langa, è il loro composto ordine, quasi battaglioni di soldati composti, inquadrati, immobili, pronti ad attaccare. Amo questi posti fatati, amo questa terra dolce mi piace pedalare  sulle sue strade sempre perfette, amo i suoi colori in ogni stagione.

Cinque Grandi Panchine, continua la mia caccia ma quelle più a portata di mano le ho esaurite, per le altre e per potermi spingere più lontano, dovrò aspettare che arrivi la primavera. Le ore di luce si sono accorciate e con le mie scarse possibilità, devo abbandonare questo nuovo gioco e riprenderlo il prossimo anno. Ventuno su quarantatre, le panchine trovate e fotografate in pochi giorni. Le cinque panchine di oggi sono, forse quelle che mi hanno data più soddisfazione, proprio per i posti meravigliosi dove sono state collocate.

1^ quella Verde Acceso di Arguello, conquistata dopo una salita con pendenze a due cifre e qualche errore di percorso.

2^ quella Azzurra su base Rossa di Dogliani, che domina il paese dall’alto del vecchio Borgo.

3^ quella Bianca di Monchiero, anch’essa nel parco del Borgo Antico a dominare la valle.

4^ quella Viola di Monforte d’Alba, presa d’assalto dai tanti turisti presenti oggi. Posta alla sommità del paese.

5^ quella Fucsia di Santa Rosalia d’Alba, l’unica di oggi alla sommità di un vigneto e l’unica a non poter essere raggiunta in sella alla bici. Accanto a lei, Grande Panchina, una piccola panchina, anch’essa Rosa Fucsia, dove un artista ha dipinto il volto di una bellissima donna, riportando a fianco: “Siamo così, dolcemente complicate. Sempre più emozionate, delicate”. Testo di “Quello che le donne non dicono”, di Fiorella Mannoia.

Contento per le cose che ho veduto, un po’ meno contento per la giornata in principio nebbiosa, poi nuvolosa e fredda. Qualche errore nel tracciato, non ho controllato bene la strada e mi sono dovuto sorbire un paio di chilometri di terra battuta. Noioso il rientro, come al solito ho dovuto ripiegare sul fondo valle per tornare a casa e il traffico sulle statali e provinciali tra Alba ed asti è veramente ossessivo.

Cinque Grandi Panchine da aggiungere alla lista di quelle visitate, ventuno in totale delle quarantore installate ad oggi, sono quasi a metà. Ne riparliamo questa primavere. SEMPREINSELLA!



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